Quando si organizza un matrimonio si sentono spesso mille idee da realizzare durante il ricevimento per renderlo più speciale, unico, diverso dagli altri… divertente.
Un matrimonio che non annoi ma che faccia stare bene e divertire i nostri ospiti.
Ci sono mille modi per coinvolgerli: gli immancabili canti, balli, karaoke, giochi e chi più ne ha più ne metta.
Le fotografie poi sono un elemento prezioso che come in tante altre fasi della nostra vita sono indispensabili per farci rivivere i nostri ricordi, ed è fondamentale coinvolgere in questi ricordi anche gli ospiti del nostro ricevimento nuziale.
Ultimamente, sta prendendo sempre più piede il photobooth. Ma che cos’è esattamente e cosa significa la parola photobooth?
Vi racconto una brevissima storia:
Letteralmente photobooth significa “Cabina fotografica” e originariamente, nel 1923, fu importato dalla Russia negli Stati Uniti da Anatol Josephewitz e fece la sua prima apparizione nel 1925 sulla Broadway, a New York City. Per 25 cents il booth sviluppava e stampava 8 fotografie in circa 10 minuti.
Le prime fototessere!
E fu un grande successo. Furono istallati photobooth in tutti gli USA e Anatol fu pagato 1 milione di dollari per il brevetto.
Poi il photobooth sbarcò in Europa e qui fu anche utilizzato dagli artisti dell’epoca per le loro opere oltre ovviamente all’uso originale per il quale era concepito.
Si sviluppò fino ai giorni nostri: la classica cabina automatica per farsi le fototessere, quella che troviamo in tutti i centri commerciali che ci consente in pochi minuti di farci le fototessere e ritratti in generale.
Da questa idea anche la Apple computer ne trasse spunto creando un software chiamato, lo sai come? Photobooth ovviamente, originale vero?
Photobooth sfruttava la videocamera integrata dei portatili della mela e successivamente anche dell’iPad per realizzare degli autoritratti applicando degli effetti speciali, grafici e di colore direttamente durante la fase di scatto.
E sono proprio questi effetti speciali che rendono divertente il photobooth usato al matrimonio. Ovviamente non si sta più parlando del software della Apple ma degli autoritratti fatti durante il ricevimento resi più divertenti da una moltitudine di accessori divertenti come cappellini, occhiali, baffi finti e chi più ne ha più ne metta.
Come organizzare questo divertente momento anche al tuo matrimonio? Quali accortezze utilizzare affinché non diventi una cosa noiosa o, ancora peggio inutilizzata?
Eh si perché il rischio, se non lo fai per bene, è di organizzare un qualcosa che “non funziona” e che non da il risultato sperato di divertire gli invitati e di lasciare un ricordo.
Eh si perchè non bisogna perdere di vista il senso di organizzare il photobooth al matrimonio: divertire gli invitati e di lasciare un ricordo, a noi e a loro!
Vi svelerò quindi i 3 principali errori da evitare ASSOLUTAMENTE!
Ovviamente esiste anche la soluzione di far fare tutto al fotografo che organizzerà al meglio l’angolo del photobooth curando tutti gli aspetti in ogni dettagli. E’ bene comunque conoscere tali errori anche per evitare che il vostro fotografo magari un po’ meno “sgamato” con la tecnologia e con “le nuove trovate” li commetta a sua volta.
Ma procediamo con ordine…
ERRORE N°1
NON ILLUMINARE CORRETTAMENTE IL PHOTOBOOTH
Questo è un errore tipico del “non professionista” e ci è capitato spesso di vederlo anche con photobooth organizzati bene ma purtroppo male o peggio, per nulla illuminati.
Se il photobooth viene creato nel giardino della villa dove abbiamo deciso di fare il ricevimento e magari fuori c’e’ anche un bel sole, beh questo problema non ci tocca o meglio, ci tocca relativamente.
Eh sì perche non basta aver la luce ma anche saperla usare o sfruttare se già presente.
Quindi anche se c’è un bel sole e il photobooth lo facciamo all’esterno, dobbiamo stare molto attenti a dove lo posizioneremo.
In che senso?
Nel senso che anche un bel sole può dare, anzi sicuramente darà, dei problemi: brutte ombre sui visi, zone “bruciate” e sopratutto le persone faticheranno a tenere gli occhi bene aperti perchè infastidite dalla forte luce.
Le condizioni ideali sarebbero quelle con un cielo luminoso ma nuvoloso, coperto.
Ovviamente non possiamo decidere noi le condizioni meteo di quel giorno (sarebbe bello eh?) però diciamo che se ci fosse cielo coperto non avremmo nessun problema e la luce sarebbe ideale.
Se invece siamo in presenza di una giornata con sole splendente, la cosa migliore sarebbe istallare il nostro photobooth in una zona d’ombra, non al sole diretto.
I problemi iniziano quando siamo costretti, per questioni di orario o di clima a farlo all’interno.
Qui dobbiamo prestare particolare attenzione a illuminare correttamente il nostro photobooth, altrimenti otteremo un effetto veramente orribile sulle immagini.
Immagini scure e ombre bruttissime.
In altre parole, dobbiamo avere un paio di faretti e illuminare la zona dove si metteranno in posa gli amici.
La soluzione più facile e meno dispendiosa sono un paio di faretti a luce continua, tipo le vecchie alogene per intenderci oggi sostituite egregiamente dai led, recuperabili a poche decine di euro da qualsiasi rivenditore di materiale elettrico oppure su amazon. Non dimenticatevi anche un paio di cavalletti per sorreggerle… Fondamentali!
ERRORE N°2
Il secondo errore che bisogna evitare è quello di organizzare il photobooth senza prevedere la stampa immediata delle foto!
Le persone si divertono è vero ma non dimentichiamo la vera natura del booth che è quella di stampare e consegnare le foto immediatamente.
Ci sono mille modi per farlo.
Si può usare direttamente una macchina istantanea, tipo le vecchie polaroid oppure una piccola macchina digitale collegandola poi direttamente ad una stampantina a sublimazione oppure noleggiare una vera e propria stazione photobooth.
L’importante è non lasciare andar via i nostri ospiti a mani vuote ma far si che le foto che si fanno siano subito oppure anche pochi minuti dopo disponibili, visionabili.
Le persone amano rivedersi, riderci sopra e sopratutto avere un bel ricordo da custodire.
ERRORE N°3
Il terzo e ultimo errore assolutamente da evitare è un po’ più “comportamentale”.
Abbiamo istallato il nostro photobooth con tutte le accortezze del caso, bene illuminato, dotato della sua bella stampante, tutto fatto a regola d’arte.
Un grave errore, da evitare assolutamente è quello di “lasciare il photobooth” un po’ abbandonato a se stesso.
Cosa intendo dire?
Intendo dire che sarebbe consigliato, molto consigliato che, almeno alll’inizio, ci sia una persona che “gestisca” il photobooth.
Qualcuno che innanzitutto dia “il là” al photobooh, che inviti la gente ad utilizzarlo, che faccia vedere come fare, come funziona. Si lo sò, non ci vuole un genio per capire cosa serve e come si fa… ma le persone sono timide e spesso hanno bisogno di qualcuno che inizi. Un po’ come con un buffet, tutti sanno che possono prendere ma nessuno osa.
Serve quindi un amico che magari insieme ad altri si metta un po’ ad usarlo, che sappia come si fa, poi tutti gli altri seguiranno a ruota.
Quest’ultimo può sembrare un consiglio banale ma vi assicuro che se nessuno inizia, il photobooth rischia di rimanere relegato in un angolo inutilizzato.
E tutti i nostri sforzi buttati
Eh si perchè basta poco, come abbiamo detto, organizziamo tutto per bene ma lo illuminiamo male e nella migliore delle ipotesi abbiamo delle foto orribili, nella peggiore non abbiamo proprio le foto perchè troppo buio.
E’ bello e divertente quindi fare il photobooth ma attenzione a questi errori che, a prima vista possono essere banali ma possono trasformare una cosa molto divertente in una cosa perfettamente inutile.
Spero che questi consigli vi siano utili per organizzare alla perfezione il vostro matrimonio.
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